CALCIO A 7 - COPPA DI LEGA. L'obiettivo, quello fortemente voluto, è centrato per la truppa di Rosario Lionetto. L'Asppico "mata" ancora una volta i Leoni di Longari che dopo la supercoppa subiscono un'altra cocente delusione per mano dei rosa, che approdano in semifinale grazie al 4-5 di rimonta ottenuto negli ultimi minuti.

Calcio a 7 - Coppa di Lega - Il secondo quarto di finale ha presentato un grande classico del Terni League, con la sfida tra Asppico e Centro Rev. Rivo Triola S.C.
Quest'ultimi partivano con i favori del pronostico, soprattutto in virtù dei risultati fin qui maturati in Serie A, che vedono i bianco-blu a ridosso del primo posto (occupato dai Black Hats). Tuttavia l'Asppico, pur considerando tutte le svariate defezioni, può contare sull'estro di Passeri. 
Il Centro Revisioni parte meglio, collezionando fin da subito tre occasioni da gol nitide, nelle quali è superlativo il portiere Dario Lionetto (specie nel secondo intervento strappa-applausi). Ma prova dopo prova, arriva l'inevitabile rete per mano di Omar Kamara Diop, che di testa svetta più in alto di tutti correggendo l'assist di Emeka Egwu (da laterale) in modo imparabile. Il gol sembra aprire lo sparti-acque, ma l'Asppico tutto cuore e orgoglio fa subito capire di non volerci stare, e Passeri approfitta di un banale errore di Egwu in disimpegno per trafiggere Almeida. 1-1 e palla al centro, ma nonostante i buoni propositi rosa, la prima frazione di gioco la chiuderanno sotto. Poco dopo infatti, Mariani calcia in porta un tiro che viene deviato involontariamente da Monticelli e che termina in porta, poi è Antonini che corregge dentro lo specchio un tentativo di tacco di Diop su azione confusionaria in area. Si va al riposo sul 3-1 per il Centro Revisioni.
Nella ripresa l'Asppico trova dapprima il gol con Accorroni con una bella staffilata dal limite dell'area, poi subisce la rete che sembra indirizzare definitiva il match ancora con Antonini, che calcia al volo di prima intenzione, trovando stavolta un Dario Lionetto non esente da responsabilità. 
Ma, dicevamo, il cuore e l'orgoglio dei rosa si manifesta nuovamente. Monticelli prima esalta i riflessi di Almeida, poi, sugli sviluppi del corner che ne segue, viene lasciato colpevolmente libero di battere a rete una volè bella e precisa. Sul 4-3 arriva la beffa per i ragazzi di Longari, quando viene giudicata fallosa una trattenuta in area di rigore su Monticelli. L'arbitro vede il penalty tra le proteste del Centro Revisioni (le immagini, le troverete nel video e giudicherete voi). Dal dischetto Passeri fa 4-4. Il Centro Revisioni Rivo perde la lucidità e gioca contratto e nervoso, ed è così che l'Asppico coglie l'occasione al volo, anche grazie ad un'uscita a dir poco "esagerata" di Almeida, che dona la possibilità ad Accorroni di mettere a segno il più comodo dei tap-in di testa. La rete del giocatore dei rosa è decisiva, perchè fissa il punteggio sul 4-5 che non verrà più intaccato nonostante il tentativo allo scadere di Kevin Egwu (alto di poco il suo fendente). 
Passa il turno l'Asppico, che si ritrova così in semifinale dove dovrà vedersela con i Black Hats. Il Centro Revisioni Rivo abbandona una competizione verso la quale forse non ha mai voluto puntare più di tanto, ma si sà, l'appetito vien mangiando, e la sensazione è gli uomini di Longari iniziavano a farci la bocca. La testa ora tornerà al Campionato. Mentre l'Asppico sogna in grande: in una stagione dove tutto sembra difficile, serate come questa fortificano la voglia di risentirsi squadra. Noi, nella partita di ieri, non abbiamo visto "una grande squadra", bensì "un grande gruppo", in cui vanno elogiate le prove di giocatori "outsider" come Fausti, Rossi e Nardoni: uomini veri attaccati alla maglia.

MIGLIORE IN CAMPO
Riccardo Monticelli (Asppico Calcio) - Divide questo "premio" con tutto il pacchetto arretrato, dal portiere ai compagni di reparto. E' lui il leader silenzioso di questo gruppo ed il giocatore di maggior spessore durante tutto l'arco della stagione. Sta crescendo, e pur essendo sempre tra i più giovani partita dopo partita guadagna sempre più quel pizzico di maturità che lo farà rendere sempre più partita dopo partita. 

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