Reti inviolate, i Papa Boys alzano il muro: E' FINALE SCUDETTO!
CALCIO A 5 - SEMIFINALE SCUDETTO. Finisce con un clamoroso 0-0 la Semifinale di Serie A, con i Papali che in virtù del miglior posizionamento di classifica approdano alla finalissima di Domenica 4 Febbraio eliminando così La Dolce Vita, che ha provato in tutti i modi di scardinare il "muro-nero" eretto da Massarelli e compagni. Ora i Black Hats, conoscono la propria rivale...
Calcio a 5 - Semifinale Scudetto - Chi lo avrebbe mai detto? No, non ci riferiamo al fatto che i Papa Boys sono in finale (di questo, ne parliamo dopo), bensì al fatto che una partita di questo calibro, potesse finire senza marcature, con uno 0-0 che potrebbe lasciar presagire una sfida "avara" di emozioni, quando in realtà, è stato l'esatto opposto. Le squadre arrivano al completo o quasi: La Dolce Vita deve fare a meno di Gentili, ma ha tutto il resto del roster di fatto a disposizione. I narnesi necessitano gioco-forza di una vittoria per approdare in Finale essendo finiti terzi in classifica alle spalle dei diretti rivali. Nei due precedenti di campionato, due pareggi (fatalità amara per Sini e soci). La partita nel primo tempo, è ovviamente bloccata. Senza nessun gol le squadre non hanno interesse a sfilacciarsi e ne beneficia l'estremo senso tattico del match. La Dolce Vita tenta di scardinare il muro rivale provando ad azionarsi dalle corsie laterali, mentre i Papa Boys si affidano alla soluzione dalla distanza. Nel primo tempo i Papa Boys però non riescono ad avere ragione del portiere Rubini, bravo in più circostanze.
Nella ripresa La Dolce Vita a poco a poco aumenta il proprio forcing offensivo, sfiorando il gol con Proietti con una conclusione da posizione ravvicinata (ma sbilanciato) che termina sul fondo di un nulla. I Papa Boys colpiscono due legni, entrambi con due conclusioni di Benedetti nelle quali Rubini si dimostra sempre bravo e attento. Le migliori opportunità per La Dolce Vita, vedono due salvataggi sulla linea di Capitan Benedetti, uno clamoroso col petto. I Papa Boys a poco a poco capiscono che il motivetto della gara diventa quello di proteggere con le unghie e con i denti lo 0-0. La Dolce Vita ci prova con Grandoni, Bobbi (che fa un ottimo lavoro "sporco", ma di conseguenza gioca spesso spalle alla porta) ma non trova riscontro positivo. Dopo un minuto di recupero, l'arbitro decreta la fine delle ostilità e i Papa Boys possono far festa, come e più di un gol, perchè il terzo fischio del direttore di gara dona la gioia estrema ai Papa Boys che torneranno a disputare una Finale Scudetto che mancava da Maggio 2015. E' la vittoria del gruppo, di una squadra che non è mai scesa a compromessi in questo percorso nel Terni League, donando egual importanza ad ogni elemento della propria rosa. Ne è la riprova la formazione iniziale con la quale i ragazzi papali sono scesi in campo sia a inizio primo tempo che nella ripresa: Massarelli in porta, poi la "vecchia guardia" di amici targata Marcelli, Consoli, Benedetti e Carrino. In panchina poi è subentrato un'altro storico come Evangelisti e le due new entry (che hanno dato tanto, tantissimo) quali Giovannetti e Piantoni. Se andiamo ad analizzare la rosa, questi Papa Boys sono da "Finale Scudetto"? In sincerità, no. Anzi, forse non sarebbero neanche da Serie A (attenzione, è una provocazione forzata, non prendetemi alla lettera). Ma il bello sta proprio qui. Sta nel fatto che questo gruppo fatto di genuinità e spirito di coesione che lega l'uno con l'altro, riesce ogni volta a superare i propri limiti, ad andare oltre e quando giocano in questo "trip mentale", i Papa Boys possono superare chiunque nel Terni League. Comunque vada, sarà un successo, e questo è chiaro, ma è altresì vero che arrivati a questo punto, l'appetito vien mangiando, e la Finale contro i Black Hats (sia pur l'avversario peggiore da affrontare in un simil contesto) va onorata e combattuta fino allo stremo delle forze.
La Dolce Vita deve ripartire da qui, da una delusione (un'altra che arriva nelle maledettissime fasi conclusive) cocente perchè l'obiettivo era lì, dietro l'angolo, a pochi centimetri. Ma deve farlo con la consapevolezza che questa squadra c'è sempre nei vertici, che anche quando durante l'anno ci sono stati problemi di formazione, Carlo Sini e i suoi hanno sempre gettato il cuore oltre l'ostacolo fino ad arrivare a una Semifinale che sembrava (ad un certo punto della stagione) potesse sfuggir loro di mano. I Narnesi si confermano una delle più belle realtà del Terni League, e ora la loro attenzione si sposterà sul Calcio a 7 per un'altra semifinale da "vincere per forza", (dove l'ossatura della squadra è diversa in maniera considerevole, ma il cuore e l'anima è la stessa) Per il futsal, se ne riparlerà per il Clausura di una Serie A ancor più difficile. Ma i narnesi si sà, sono gente tosta, e li troveremo ancora lì a battagliare per un sogno chiamato Scudetto.
DOMENICA 4 FEBBRAIO ORE 21.30 (CAMPO PASSEPARTOUT) - LA FINALE SCUDETTO
MIGLIORE IN CAMPO
Daniele Benedetti (Papa Boys) - Sta bene fisicamente e psicologicamente. E quando Benedetti indossa i panni di leader (qual'è di questa formazione) diventa uno dei giocatori più fondamentali e utili alla causa che esistano nel Terni League. E' di fatto il più insidioso dei suoi in fase d'attacco, ma è ancor più imponente la sua prova quando c'è da soffrire dietro. Stoico.
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