La sofferenza per non giocarla. La gioia per alzarla al cielo

Calcio a 5 - Coppa di Lega CSI - Ci perdonino i fantastici interpreti della partita di ieri vinta dall'Ares, ma ci tenevo particolarmente ad incentrare il "focus" sulla finale di ieri, su un personaggio purtroppo assente sul campo, ma presente nel gruppo e nell'anima della sua squadra. La vittoria dell'Ares è anche, se non soprattutto, la vittoria di Federico Polito, talento straordinario che purtroppo in seguito ad un brutto infortunio accorso (tibia e perone) ormai da alcuni mesi, è costretto a guardare i suoi compagni da fuori e sarà chiamato a farlo fino a fine stagione (salvo miracoli sportivi, che ci auguriamo possano avvenire). Polito, per chi non lo conoscesse, è anzi tutto un giocatore dal talento unico, probabilmente il più forte pivot del Terni League per tecnica, senso del gol e carisma, e senza ombra di dubbio siamo certi che se fosse stato in campo avrebbe avuto modo di regalare al pubblico del Pala Birra Bro tante belle giocate. Ma di fatto, da qualche tempo si è ritagliato il ruolo di allenatore della squadra: un ruolo che gli calza a pennello perchè Federico in panchina è senza dubbio alcuno un'elemento di spicco, che ha fatto fare un'ulteriore salto qualitativo alla squadra. Dalla sua oculata gestione dei cambi, fino all'attenzione e la cura che riserva ai suoi gicoatori: emblematica la sua gestione di Alessio Scatena, giocatore dal grande talento che "tende" a prender fuoco di tanto in tanto: e lui, Federico, è lì a "coccolarlo" ma anche a gestirlo nel modo migliore. Ci è dispiaciuto non vederlo in campo in una serata come quella di ieri, ma questo dispiacere è stato superato dalla felicità lampante nei suoi occhi. Complimenti Federico, questa Coppa è la tua!