Coppa di Lega CSI
Calcio a 5 - Maschile

FestAres! Battuti in finale i Black Hats 4-1

28/02/2016

La Coppa di Lega CSI la vince L'Ares grazie ai gol di Frasca (2), Persichetti e Pierucci

Calcio a 5 - Coppa di Lega CSI - Un'autentica dimostrazione di forza, nel corso di una finale dominata in lungo e in largo, contro un'avversario che ha dato tutto e che può guardare al futuro prossimo con ovvia soddisfazione. Si può sintetizzare estremamente così la finale di Coppa di Lega CSI, alla sua prima edizione, giocata ieri sera all'interno di un Pala Birra Bro gremito di pubblico accorso per assistere a questa sfida. L'Ares alza al cielo la Coppa di Lega, ed è la sua prima gioia nel Terni League dopo la vittoria degli scorsi Play Off in Serie B, passati in "secondo piano" per via della mancata presentanza dell'altra finalista (l'Atletico Brodolini). Vince la squadra guidata da Mister Polito (è suo, un pezzo di Coppa e di questo ne parleremo approfonditamente), che si porta a casa la gioia più bella, perchè oltre a tutto si qualifica anche per la fase regionale di Roccaporena. 
Out Fantauzzi e Martella, Ares al completo come il giorno prima - I cappelli neri non presentano nella rosa a disposizione di Mister Gatti ne Umberto Martella ne Andrea Fantauzzi, per il resto c'è l'ossatura che ha portato alla vittoria contro il Perticara Club. L'Ares si schiera con gli stessi effettivi del giorno prima, e dunque con tanta qualità a disposizione. 
Primo tempo a tinte giallo-nere - La prima frazione di gioco è essenzialmente un monologo dell'Ares, che domina la partita con un possesso palla costante, a tratti "soporifero" se vogliamo, ma che fà sì che il pallino del gioco sia sempre nelle loro mani. Ottavio Rossi è decisivo in più circostanze per salvare la porta dei bianco-neri, che però cadono quando sull'asse Martini-Pierucci trovano la rete del vantaggio: giocata da manuale del laterale numero 13, e tap-in "difficoltoso" ma vincente per il neo arrivato in squadra. I Black Hats tentano di reagire, ma subiscono anche la rete del 2-0 con un gol da manuale: Scatena spalle alla porta e defilato sulla destra, si inventa un'assist al bacio di tacco per Persichetti che di prima intenzione batte Rossi. La partita sembra già incanalata per la squadra del Presidente Sciamannini, che però deve fare i conti con l'impennata d'orgoglio dei Black Hats, quando Laurenti sbuca tra le maglie avversarie, e viene steso al limite dell'area dal portiere Verde. L'arbitro estrae il cartellino giallo. Chiamata al limite, il rosso poteva anche starci. Fattosta che il finale di tempo, si chiude con la terza rete con Frasca, lasciato tutto solo sulla destra, fa partire un diagonale che coglie dapprima il palo e poi termina in porta.
Cuore Black Hats, ma la festa è Giallo-Nera: Il secondo tempo si apre dopo pochi minuti con il gol di Leonardo Lucarini: il capitano dei Cappelli Neri con un diagonale batte Verde e riapre i giochi. E' una ripresa più viva, nella quale Caromani e compagni tentano in più circostanze di riaprire definitivamente la contesa, ma "sbattono" contro un'organizzazione capillare degli avversari. I Black Hats ragionevolmente concedono contropiedi, e Ottavio Rossi conferma il suo grande stato di forma salvando in più situazioni, ma alla fine, arriverà anche il gol del 4-1 ad opera ancora di Frasca, che si gira da spalle alla porta e con un destro preciso beffa il portiere e da il via alla festa: l'ARES E' CAMPIONE DELLA COPPA DI LEGA CSI.
Un cammino intenso, per una festa tutta da godere - Il cammino dell'Ares è stato, senza ombra di dubbio, il più complesso di tutte le finaliste. La squadra di Sciamannini ha dovuto fronteggiare avversari di prim'ordine, e sofferto neanche poco, come al primo turno dove soltanto ai calci di rigore i giallo-neri sono prevalsi sul Mixology trascinato da Dotto. Poi è stata la volta dei Papa Boys con successo per 6-4, prima dei quarti di finale contro le Cantine Aperte, in una gara spettacolare terminata 1-1 con ancora la lotteria dei rigori a premiare Scatena e soci. Il resto, è storia attuale. E' la vittoria di una formazione caparbia, che ha nel dna la vittoria, ma che ostenta questa superiorità con quel filo di umiltà che rende questa compagine una delle più forti tra le 31 (se non la più). E' la vittoria di Alessio Sciamannini che ha saputo coordinare e gestire al meglio un gruppo zuppo di grandi giocatori, donando loro stimoli e obiettivi. La vittoria dei "fenomeni silenziosi" come Mirko Martini, Francesco Persichetti e Leonardo Ridolfi: giocatori "lontani dalle telecamere" ma presenti sul campo. E' il successo di Simone Verde, portiere carismatico e talvolta fin troppo sottovalutato, ma è anche la vittoria di Scatena, giocatore a volte sopra le righe per il suo temperamento e la sua sete di successo, ma con un'energia e una classe che brillano all'interno di questa manifestazione. E' ovviamente la vittoria di Frasca, l'uomo delle due giornate finali, così come la vittoria dei nuovi Temperoni e Pierucci, che hanno dato il là alla festa. I Black Hats si sono dovuti arrendere soltanto ad una squadra che ha nel proprio dna il Futsal, da anni. Ma per la banda bianco-nera c'è un futuro davanti che aspetta ulteriori trionfi, e chissà che questa sfida all'Ares sia soltanto stato il primo atto di una lunga serie di battaglie.