Monticelli (Asppico): "Un pensierino allo Scudetto lo facciamo. Lo merita il Presidente Lionett

21/01/2019

Continua la nostra rubrica con le interviste ai protagonisti del Terni League. Oggi abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Riccardo Monticelli, uno dei leader dell'Asppico Calcio. Di seguito, l'intervista integrale.

Una rinascita dell'Asppico alla quale in pochi credevano ai nastri di partenza di questa stagione. Qual'è il segreto di questo nuovo corso rosa?
Quest'anno ci siamo rinnovati. I nuovi si sono integrati benissimo nello spirito di squadra e la voglia di stare insieme per toglierci delle soddisfazioni noi, e al presidente Rosario. Il segreto è aver ritrovato nella nostra rosa dei giocatori che hanno lo stesso spirito che avevamo negli anni passati ma soprattutto con lo stesso impegno. 
Sei sempre stato un "veterano in campo", fin dal primo anno in rosa, a dispetto della tua giovane età. Come ti senti nei panni del leader della squadra?
Si, sono tra i più giovani in squadra. Non mi sento "leader". Credo che tutti lo siamo ognuno a modo proprio, da giocatori a dirigenti. Da fuori magari posso "spiccare" di più perchè sono un ragazzo che ci tiene tanto, sono un grintoso e mi faccio sentire con la voce ma è una caratteristica mia personale. Siamo tutti leader, non mi sento io l'unico.
Dall'esterno, come giudichi la "crisi" dei Black Hats avendo passato anche voi momenti difficili?​
Durante gli anni di Terni League, ci sono state diverse squadre che hanno vissuto momenti di crisi a partire da noi, in cui andavamo a giocare con gli uomini contati o addirittura con dei giocatori in meno. Sono periodi che purtroppo possono capitare. I Black Hats sono sempre stati al vertice in ogni campionato, sono convinto che che molto presto torneranno ad essere grandi come solito, e torneremo a fare delle bellissime battaglie contro di loro. 
Trovi analogie tra questo Asppico, e quello dello Scudetto di due anni fa? Se sì, quali? E se invece trovi differenze, spiegaci le due squadre
Io l'anno dello scudetto purtroppo non ho giocato perchè mi ero rotto il crociato. L'ho vissuto da fuori, perchè comunque sia sono sempre stato presente. La cosa che rivedo simile oggi, alla squadra di allora, non è tanto il gioco in sè, quanto lo spirito di unione. Facciamo tutti un grosso sacrificio per toglierci delle soddisfazioni e dare gioie a Rosario perchè se le merita. 
Siete lì, in zona Playoff, in un momento d'oro per il vostro cammino. Credete nell'impresa di centrare magari la Finalissima? Quale reputi l'avversario più insidioso per il titolo?
Dopo una partenza così così ora siamo finalmente in Zona Playoff e ora che siamo lì un pensierino alla finalissima Scudetto c'è, però sappiamo che abbiamo un finale di campionato difficile. L'avversario più insidioso per il titolo non so quale sia, credo che tutte le squadre in lizza siano attrezate con dei giocatori forti, che sanno giocare bene insieme e giocano da squadra. Qualsiasi avversario affronteremo sarà duro e pericoloso. 
Dopo tanti anni di Terni League, qual'è il tuo bilancio su questa esperienza?
Il mio bilancio su questa esperienza è positivo. All'interno della mia squadra ho conosciuto ragazzi con cui ho legato molto, e ho avuto modo di stare più tempo insieme a mio fratello e anche amici di vecchia data, e tutti insieme ci siamo tolti grandi soddisazioni. Ho vinto una Summer Cup, una Supercoppa e uno Scudetto pur non giocando. 
Se ti dico Rosario Lionetto, cosa mi dici?​
La prima cosa che mi viene in mente è dire "pres". Lo saluto così. E' una persona che ho conosciuto grazie a questo torneo. E' un uomo di grande cuore e gentilezza, non si arrabbia mai anche se qualche volta ne avrebbe i motivi (come quando abbiamo giocato con un uomo in meno). E' veramente una persona d'oro che mi ha fatto piacere conoscere e per il quale faccio dei sacrifici volentieri.