La squadra capolista nel Terni League Calcio a 8, uscita di scena dopo due sconfitte in una giornata. Tanto cuore e voglia, ma le troppe assenze hanno reso difficilissimo l'impegno di Petriachi e compagni in queste regionali

FINALI REGIONALI CSI - Siamo sinceri. I Black Hats non avevano eccessive pretese da queste finali regionali. Vuoi il regolamento più restrittivo rispetto al campionato di Terni, vuoi le tante (tantissime) assenze forzate che hanno costretto Petriachi a comporre un puzzle di difficile risoluzione. I Cappelli Neri hanno affrontato di contro, non squadre a loro superiori, ma senza dubbio più attrezzate per questo week end sportivo. Eppure, il grande rammarico per questa avventura in terra di Cascia, è per quell'1-2 terrificante nel corso della prima gara contro il San Bartolo, che di fatto ha pregiudicato la qualificazione, quando Pierotti e Pannacci hanno portato in gloria la formazione eugubina e messo alle strette i Black Hats. 
Chiaro, gli obiettivi dei cappelli neri nel Calcio a 8 sono altri, e c'è uno scudetto da vincere da poco meno di un mese, ed è altrettanto vero che in questa avventura hanno gravato le assenze di gente come Lucarini e Proietti (senza contare i tesserati FIGC superiori alla prima categoria che non sarebbero potuti scendere comunque in campo a Cascia) che avrebbero garantito maggiori soluzioni offensive. 
Resta comunque l'orgoglio di averci provato, e alcune scelte che rimarcano un gruppo che ora più che mai è vivo e compatto.
I Black Hats hanno perso anche la seconda gara per 3-1, ma va detto che il 2-0 della mattina avrebbe tagliato i suoi le gambe, a chiunque.