Serie A
Calcio a 5 - Maschile

Acqua & Sapone in finale scudetto

12/02/2016

Pari 5-5 contro un orgoglioso A.C. Denti

CALCIO A 5 – PLAY OFF SCUDETTO – Dopo le roventi “polemiche” inerenti le partite dei play off di Serie C, ci siamo tuffati ieri sera nella cornice della Serie A e precisamente nella semifinale Scudetto. Da una parte Acqua & Sapone, arrivati secondi in regolar season, dall’altra A.C. Denti che ha agguantato il terzo ed ultimo posto proprio nell’ultima giornata dopo una grande rimonta. A.C. Denti per difendere il titolo dello scorso anno, Acqua & Sapone per conquistarlo per la prima volta (Cantine Aperte permettendo). La sfida è subito bella e vibrante, e nella prima parte di gara si mettono in luce principalmente i due portieri. Paolucci da una parte, Marcelli dall’altra. A sbloccare l’incontro è una rete di Capitan “Dino” Marzioni, che su contrattacco di Rosati (era dato in dubbio alla vigilia), recapita al meglio una respinta “di volto” del portiere per depositare la sfera in rete. 1-0 per i blu, e A.C. Denti che, ricordiamo, necessita di vincere, in quanto il pari non basta. Il gol viene incassato “bene” dai rossoverdi, e Fagotti illumina la scena subito dopo con un’assist al bacio per Ricci che s’inserisce in area, e davanti a Paolucci elabora un tocco morbidissimo che beffa il forte estremo difensore avversario: immediata parità, Ricci il Pallone d’Oro risponde subito presente. A.C. Denti in crescita, ma Acqua & Sapone sa come attaccare e pungere l’avversario, e nella fine del primo tempo trova il 2-1 grazie ad una stupenda azione corale, che porta Viva a suggerire un’assist per Fabiani che tutto solo con la porta sguarnita non sbaglia. Allo scadere della prima frazione di gioco, episodio dubbio nell’area di rigore di Acqua & Sapone con Teodori che viene messo giù da Paolucci. L’arbitro lascia giocare, la sensazione è che il rigore ci fosse. Lecite le proteste di A.C. Denti, ma estremamente “composte”. Nella ripresa A.C. Denti parte forte perchè sa che deve passare in vantaggio. Giovanardi, neo entrato, recepisce al meglio il messaggio, salta secco Capotosti ed esplode un sinistro fenomenale che Paolucci non può respingere: 2-2. Ma come aveva ben reagito A.C. Denti dopo l’1-0 iniziale, reagisce ancor meglio Acqua & Sapone che approfitta di un grave errore difensivo della squadra di Mister Nardoni, e trova il gol del nuovo vantaggio ad opera di Samuel Viva, su suggerimento perfetto di Bonomi. La partita si accende, ma soprattutto sale in cattedra il portiere Paolucci (da noi scelto come “man of the match”) autore di una serie di interventi a ripetizione da applausi. A.C. Denti preme, ma non trova la rete. La trova invece “la bestia nera” dei rossoverdi, Jacopo Rosati, che parte da dietro metà campo, arriva sulla tre quarti indisturbato e lascia partire un bolide sul quale Marcelli non tenta nemmeno l’intervento: gran gol, e rete del 4-2 che sembra una mazzata per i già campioni del Terni League. Anche per noi, in fase di commento della sfida, ci sembrava che questa rete potesse risuonare come il gong della resa. E invece, questo A.C. Denti, non molla un centimetro fino alla fine. Spina con un bolide dei suoi trova la sfortunata ma decisiva deviazione di Fabiani che beffa Paolucci che non è ancora attrezzato per i miracoli (o meglio, non per tutti i miracoli). La palla finisce in porta, il 4-3 c’è, ma c’è anche il tempo che stringe. A.C. Denti si sbilancia, Viva taglia a fette gli avversari sull’out di sinistra e con un tocco di punta esterna di destro, trova l’angolino. Doppietta e capolavoro personale: 5-3 e tutti a casa? Nemmeno per idea. A.C. Denti in questa stagione, nella sua seconda parte, ha dimostrato di avere un orgoglio infinito. Spina prova un’altra conclusione delle sue, stavolta la spizzata vincente non è di un avversario, ma del solito Federico Ricci che batte Paolucci e prepotentemente riporta il pallone a metà campo. Fagotti si divora una colossale occasione per il 5-5, ma si riscatta poco dopo quando elabora una conclusione che coglie il palo prima e il montante interno alla porta poi. Fagotti si dispera perchè crede che la sfera non sia entrata, il direttore di gara invece (giustamente) convalida il gol, e regala un finale mozzafiato con una punizione dalla tre quarti affidata a Spina, la palla viene ribattuta e nessuno riesce però a spingerla in rete. Finisce 5-5, “vince” così Acqua & Sapone per il miglior posizionamento in regolar season che si regala la finale Scudetto dove affronterà le Cantine Aperte.
Partita sapiente, intelligente e ben costruita da Acqua & Sapone, che per il percorso fatto durante l’arco di questo Campionato di Apertura merita senza ombra di dubbio il posto nella “top 2” del Terni League, poichè da inizio stagione i biancoblu hanno centellinato un gruppo già forte, ma che forse non aveva ancora la consapevolezza dei propri mezzi: la consapevolezza di essere una grande di questo torneo. Acqua & Sapone ora affronterà senza dubbio l’ostacolo più grande, una squadra che conosce il futsal proprio come loro, e per questo motivo sarà una sfida accesa, intensa, ma senza alcuna ombra di dubbio molto bella.
A.C. Denti invece, ci ha dato a tutti una grande lezione. Ci ha dimostrato come nonostante una partenza difficile, ai limiti del “catastrofico” (sportivamente parlando), ci si può sempre rialzare. E la partita di ieri ha riassunto parte di questo concetto, perchè i rossoverdi due volte sono andati in doppio svantaggio, e nonostante la clessidra del tempo stava scandendo la loro sconfitta, i rossoverdi non hanno MAI e dico MAI mollato la presa, riuscendo a sfiorare la vittoria. Merito di tutto ciò va dato a Davide Nardoni, che ha dovuto raccogliere un gruppo che in estate sembrava con la pancia piena, privo di stimoli e “fame di vittorie”. Ha saputo far inserire un elemento di esperienza come Spina nel gruppo, ha saputo esaltare le doti di Federico Ricci non necessariamente giocando sempre su di esso (ne è da esempio quando ha schierato un quintetto privo del numero 9 in partenza contro le Cantine Aperte), ha saputo far cambiar rotta ai suoi a metà stagione vertendo sull’obiettivo salvezza e vivendolo come fosse lo scudetto. Quello scudetto che poi, sono riusciti ad arrivare a lottare per difendrlo.
E poi, in conclusione, un plauso alla sportività e al fair play di tutte e due le squadre. Ci si giocava uno scudetto, se lo si è giocato senza eccessi che a volte sono deleteri.