Serie B (Apertura)
Calcio a 5 - Maschile

Non sei più (solo) una favola, sei realtà: Kospea in Semifinale!

30/01/2018

CALCIO A 5 - PLAYOFF SERIE B. I rosso-verdi compiono l'impresa e dopo la vittoria in coppa bissano il successo contro Ares nel Primo turno dei Playoff approdando in Semifinale (dove sfideranno la Nuova Sanitaria in una gara dal sapore di rivincita). Gara spettacolare, decisa solo nei cinque minuti finali dove Costantini illude Ares, Vesigna porta in trionfo i suoi.

Calcio a 5 - Playoff Serie B - I Turno - Kospea non si ferma più. La stagione dei record continua, e dopo l'ottimo terzo posto in regolar season e la semifinale di Coppa, i ragazzi del Presidente Pelini superano (ancora) l'Ares, già battuto proprio nella Coppa di Lega, il tutto al termine di cinquanta minuti al cardiopalma. 
Andiamo con ordine. Kospea deve fare a meno del portiere Laoreti e dello squalificato Medici oltre al lungo degente Capitan Rossi. Ares ritrova Everton Silva e può affidarsi sul suo roster base, ma non c'è il talento di Chiodi. La gara è subito scoppiettante, in un primo tempo denso di emozioni che si chiude sul 2-2. Avanti l'Ares che dopo aver rischiato di andar sotto per un palo di Lupetti, trova la rete con Picchioni che trasforma in oro l'assist prezioso di Scatena. Il pareggio però è targato proprio Lupetti che capitalizza al meglio l'invito di Mazzoli (uno dei migliori in campo). Kospea ci crede, e dopo alcuni tentativi fa centro con una bomba di Calzoni dalla distanza che trafigge il rientrante Verde, che si riscatterà da lì a breve. Già, perchè Lahmadi entra, sgomita, gioca con generosità ma anche troppa, commettendo due falli decisivi per portare i rivali al tiro libero, e dal lungo dischetto è proprio il portiere dei giallo-neri Simone Verde a calciare la sassata vincente che buca Vincentini. Si va al riposo sul 2-2, non prima che Bartolucci dilapida la possibilità del ribaltone.
Nella ripresa ci sono meno gol (quantomeno inizialmente) e la gara sembra bloccata, quasi con la "paura" di andar sotto. Il Kospea è meno esplosivo del primo tempo, l'Ares a poco a poco prende fiducia: in mezzo un rigore reclamato dai rossoverdi ma il fallo in questione comincia fuori dall'area. 
I giallo-neri come detto, aumentano il proprio forcing ed Everton è bravo a trovare una falla nel sistema difensivo rivale e a servire un pallone a centro area che per Riccardo Costantini è un gioco da ragazzi metter dentro: 3-2 Ares a cinque minuti dal termine, e sembra un gol pesantissimo nell'economia della sfida. Ma, dicevamo, sembra. Già, perchè il Kospea non muore mai, e Vesigna recupera un pallone sull'angolo di destra prima di capitalizzare con una gran bordata la rete del nuovo pari: 3-3. E qui scatta qualcosa. Una scintilla nei rosso-verdi, che potrebbero "accontentarsi" del pari raccimolato in extremis, e invece no, non vogliono i rigori e vogliono andare a vincere la sfida, con il proprio talento in maglia numero 7 che di rabbia va a prendere la palla e a riportarla al centro. Sì, perchè questo Kospea si è fatto grande e lo dimostra poco dopo, dando il colpo del KO, sempre con Vesigna, che calcia da posizione defilata (similare alla rete precedente) una botta sulla quale sicuramente Verde poteva qualcosa di più. Allo scadere dei 25', Kospea è di nuovo, definitivamente avanti. Nel finale Sciamannini chiama il portiere di movimento, ma è troppo tardi, l'Ares capitola e chiude un campionato d'andata nei risultati con più ombre che luci, con un'estromissione che nel complesso della partita ci sta. Il Kospea si conferma squadra di caparbietà, cattiveria, spirito agonistico. Ma attenzione: sbagliamo se la reputiamo soltanto questo. Kospea oggi, è molto di più. Non si vince due volte di fila contro l'Ares in due scontri diretti. Non si eliminano i Black Hats dalla Coppa a caso, e non si arriva terzi (a ridosso dal secondo posto) in un girone del genere della Serie B. Questa è una squadra che è la stessa negli uomini dello scorso anno (con una postilla, chiamata Mazzoli, e non è poco) ma che è cresciuta in modo esponenziale nel gioco. Alla grinta e al temperamento, Rossi e soci hanno aggiunto idee di gioco, una maggiore (migliore) gestione nervosa delle forze, e tanta qualità. Calzoni dietro è un baluardo di inestimabile valore, Mazzoli come dicevamo pocanzi, è il valore aggiunto nel brio e nell'attenzione ai dettagli che prima mancava. Lupetti è quel giocatore sul quale sai che puoi sempre contare quando c'è da battagliare, e Vesigna è il talento assoluto che comprende anche la giusta malizia per il salto di qualità. E' un Kospea grande, non confondetelo con la squadra per certi versi acerba di un anno fa. E ora, la possibilità di vendicare la Finale Playoff di Serie C dello scorso torneo di Clausura: il calendario pone un destino fatale in semifinale, contro quella Nuova Sanitaria che ruppe il frastuono del popolo rosso verde infliggendo loro un pesante 6-1 che Giovedì (a Campomaggiore) Rossi e soci vorranno cancellare. 
L'Ares? Rosa fortissima. Quando giochi con gente come Verde, Picchioni, Scatena, Everton Silva, Chiodi (quando c'è) non puoi che essere una grande formazione. Però, c'è un però. L'Ares non si è ancora al 100% amalgamato in questo torneo di Apertura, e a mio modo di vedere la squadra non ha seguito un percorso di crescita lineare. L'Ares paga il peso della sua "storia" vincente, che obbliga i giallo-neri a "dover vincere per forza". L'Ares deve prima di tutto riscoprirsi squadra, dare fiducia ai suoi uomini che l'hanno portata ai Playoff (ieri non c'erano Maceria, Passagrilli non ha giocato così come lo stesso Sciamannini). Perchè gli uomini che lottano con il diluvio, il freddo e il gelo di una normale "regolar season" sono quelli che ti hanno permesso di giocare un Playoff, e sono quelli che se valorizzati, pur non avendo magari le stesse qualità di chi c'è di meno, sono coloro che ti darebbero anche l'anima in campo. L'Ares deve scrollarsi di dosso il suo passato di gloria, che può sempre tornare sia chiaro, ma deve pensare a un progetto diverso, altrimenti in serate come ieri prevarrà sempre l'amarezza alla consapevolezza di un percorso che comunque vada non è tutto da buttare. Appuntamento al Clausura, perchè l'Ares sarà certamente protagonista per la vittoria e il ritorno nella massima Serie. 

MIGLIORE IN CAMPO
Mattia Vesigna (Kospea) - 
"Il romanetto" (così lo chiamano) si conferma ancora una volta la gemma del quartiere Cospea. E' lui con i suoi gol nel finale a donare la vittoria e a meritare la palma di migliore in campo. Perchè quando Kospea nonostante tutta la sua verve agonistica rischia l'apnea, c'è lui che si tramuta in Supereroe e scaccia via i guai. PS: Mantieni sempre questa "umiltà" in campo, e sarai sempre più grande. 

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