Astoria show! Il Campetto è costretto alla resa

11/01/2023

In finale ci vanno i ragazzi di Mister Orazi che piegano il Campetto per 7-2 con una prova sfavillante in una delle notti meglio riuscite agli arancio che ora si apprestano a vivere l'atto conclusivo contro il Torre Orsina Conad Arca nella finale in programma Domenica alle ore 21.30 al CSI Village

Calcio a 7 - Semifinale Scudetto - Una partita perfetta senza sbavature. Astoria non stecca nell'arduo compito di matare un Campetto che nonostante le proprie difficoltà rimaneva pur sempre un avversario ostico e si lancia verso la sua prima Finale nel Terni League. Sembra paradossale, ma Astoria nel Calcio a 7 (ricordiamo la controparte Galacticos nel futsal) non ha mai disputato una Finale di un titolo major. Ci è sempre andata vicina, ma stavolta l'obiettivo è lì, a soli cinquanta minuti. 
Ne fa le spese il Campetto in una serata storta sì, ma che non deve cancellare l'ottimo percorso svolto da Rizzo e compagni. 
PRIMO TEMPO REMAKE DI QUELLO DEL CAMPIONATO - Nella seconda giornata di Campionato la prima frazione di gioco finì 4-1 per Astoria. Stesso disco che si ripete ieri sera in una partita però assai diversa. Al gol in avvio di Di Maro ha risposto ben presto il pari di Cordiali (fatalità: a segno i due "uomini copertina social" del giorno precedente), ma la rete del Campetto è parsa come un lampo d'orgoglio in una serata nata sotto la stella avversa. Gabbrielli ne fa due intervallati da una rete gioiello di Jonathan Maurini che devia un cross teso di Danny con la testa mandando la sfera in fondo al sacco. Un'Astoria da applausi, ma il precedente del Campionato doveva far rimanere le antenne addrizzate.
RIPRESA CHE È SOLO UNA CONFERMA - Di fatto il Campetto, al netto dello splendido e illusorio gol di Rossi in apertura, nel secondo tempo lascia la posta agli avversari dove Maurini e Di Maro confezionano la propria doppietta intervallati dalla rete di Skendo (gran bell'impatto il suo nella gara). Finisce 7-2, un parziale assai rotondo, forse ingeneroso per la stagione del Campetto che merita comunque un plauso al netto di ogni circostanza, ma che rende bene l'idea della qualità assoluta degli arancio-neri. 
ASTORIA NON SOLO FORTE, MA BELLA: La sensazione avuta al campo ieri, è quella che Astoria oltre ad essere un agglomerato di giocatori fortissimi, è anche e soprattutto una squadra che di partita in partita sta giocando con degli automatismi non banali. Nella storia del Terni League abbiamo avuto tante formazioni forti, ma poche che interpretassero anche un calcio bello e divertente. Astoria ieri ha divertito chi è giunto al CSI Village e lo ha fatto con le sue armi, con una squadra votata all'attacco (basti pensare a Gabbrielli che parte nei 3 dietro) ma che ha le sue armi difensive solide rappresentate da un ottimo Chiappalupi tra i pali e da un sempre poco valutato in grande Flavioni (difensore pulito e ordinato). Astoria poi si gode il miglior Michael Maurini, quello che ci crede, lotta, sgomita ed esulta. 
SARÀ RIVINCITA - Il Torre Orsina aspetta. Domenica l'atteso confronto tra le due contendenti che due campionati fa (quello della ripartenza post covid) si giocarono una Semifinale risolta solo ai calci di rigore in favore dei ragazzi di Mister Mulas che poi si laurereanno campioni per la prima volta. La prima volta la vuole prepotentemente anche Astoria. La partita è aperta.
CAMPETTO, SU LA TESTA - Non si può sempre vincere. Il Campetto che lo scorso anno ha vinto quasi tutto (o comunque ha preso parte a tutte le finalissime, compresa la regionale) quest'anno paga dazio in una stagione che potrebbe essere transitoria per aprire un ciclo diverso. La squadra ha capito che bisognava allargare i propri orizzonti data la rosa "poco profonda" che è stato forse un limite nel corpo centrale del campionato. Questo gruppo ha tuttavia raggiunto il terzo posto che significa salvezza senza assilli da playout (in tal senso: questa sera in campo le prime due sfide salvezza) mettendo alle spalle compagini blasonate e forti che ambivano al loro stesso traguardo da Playoff. Il " caso " della cessione di Maurini (Michael), l'addio di Mister Celi, la squalifica di Bassitto è innegabile che sono stati tre fattori determinanti per la riuscita dell'obiettivo principe. Oggi il Campetto in termini "organizzativi" ha perso qualcosa rispetto a chi Domenica giocherà la finale, ma se abbiamo imparato a conoscere l'orgoglio e la voglia di questi ragazzi, siamo certi che il Clausura li vedrà ancora una volta protagonisti a caccia di sogni (senza dimenticare che la squadra è attesa ai quarti di Finale di Champions Cup, perchè il sogno delle Finali regionali è ancora vivo)