Saveri salva Old City: la New Team retrocede a testa alta

17/05/2022

Al termine di una sfida senza esclusioni di colpi è decisivo l'acuto del portiere Saveri per la squadra del Presidente Graziano, che batte 3-2 la New Team costringendola alla retrocessione in Serie C. In mezzo è successo davvero di tutto. Ne parliamo nel nostro articolo

Calcio a 5 - Playout Serie B - Ci sono diversi sliding doors in questa partita. Anzi, se vogliamo proprio contarli sono ben 3. Ma prima di arrivare a questi tre momenti a loro volta decisivi (spoiler, uno di questi 3 alla fine non risulterà fatale) dobbiamo raccontare che cos'è avvenuto prima. 
Le due squadre sono arrivate al Playout al termine di una Serie B che tolti gli estremi (un S.G.Bosco ampiamente primo da tempo e un Conad Arca fanalino di coda e già retrocesso) è stata bilanciata e altamente competitiva in ogni settore. Va da se che le due a contendersi la salvezza sono compagini che hanno una storia ben tracciata. 
Pensate ad Old City: fresco vincitore di Middle Cup (che altri non è stato se non una Serie B in formato "Coppa Italia"), oppure la New Team che fino alla gara con il Campetto (ossia due settimane fa) coltivava sogni di Playoff promozione. 
Ci arriva meglio a questa partita Old City, che era ad un passo dalla retrocessione diretta ma che è riuscito a trascinarsi a questa sfida grazie al ritorno di fiamma di quel Francesco Manetti troppo spesso "assente" in regolar season e troppo importante nelle gerarchie di un club che ha pagato dazio nel suo percorso per la propria discontinuità, non per carenze qualitative. La New Team ha potuto spegnere l'amarezza delle ultime settimane allontanandosi psicologicamente dal campo per qualche giorno ma con l'obiettivo fisso in testa.
Spoiler: nessuna delle due deluderà, al netto del risultato finale. 
Già, perchè entrambe ci hanno regalato una partita vibrante e piena di pathos. Parte meglio la New Team che segna con Simone Latini, l'uomo da oltre 100 gol per gli Orange. La New Team sembra giocare meglio, Old City appare anche eccessivamente nervoso e tirato, ma riesce a ribaltare tutto sul finire di tempo prima con una giocata "alla Francesco Manetti": con una confusione mista a cuore che solo lui e pochi altri nel Terni League sanno apportare. L'altra è di Manuel Proietti che appena entrato dribla secco un avversario e buca tra le gambe Vissani. 
La ripresa vede un equilibrio maggiore e fino al primo dei tre sliding doors nessuno si scompone. La New Team fa la partita, è costretta a farla, e alla fine ecco la prima svolta quando il Capitano Mario Nobili gira i porta un tiro sul quale Saveri nulla può e a 4 minuti dalla fine mette dentro il gol del 2-2 che darebbe ai suoi la salvezza.
Già, perchè va ricordato che il pari premia la New Team per meriti di classifica. Questo Old City lo sa, e allora preme sull'acceleratore per cercare a tutti i costi il gol della svolta. Coglie due incredibili "palo-palo" (capitemi bene: non uno solo, ma ben due, per un totale di 4 legni su 2 tiri) ma al tempo stesso eccede nella foga arrivando al quinto fallo. 
Il secondo sliding doors che cancella il primo avviene quando Diego Saveri si sgancia in avanti, in scivolata (rischiosa, ma regolare) strappa un gran pallone e poi rimanendo alto, trova il modo di concretizzare l'appoggio di Baccarelli in un tiro all'angolo che batte il suo collega Vissani. Nel recupero, è gioia pura e condivisa da una squadra che non molla mai, che è caotica e confusionaria ma che sa essere anche spietata. 
Ma a proposito di caos e confusione ecco il terzo ed ultimo sliding doors quando Baiocco con un eccesso di generosità (ma anche di scelleratezza) prima rischia il sesto fallo per un'entrata al limite su Mellini (anzi, diciamo subito che era già fallo lì). Non contento di averla "scampata" entra in un tackle troppo eccessivo per non venir fischiato dall'arbitro Passone, che dona così un tiro libero alla New Team a tempo scaduto. Tremano le gambe di Simone Latini che calcia alto e fallisce così il colpo salvezza. Non si può certo attribuire a lui una pena così alta, perchè un tiro libero non è certamente un calcio di rigore, ma poteva essere una gioia incredibile proprio al gong. 
E invece la gioia è di Old City che ... chissà se avrà imparato qualcosa da questa lunga e tortuosa stagione.
Già, perchè Old City ci ha dimostrato in questo variegato anno che a ranghi completi può dare filo da torcere a tutte le squadre di medio alto livello, ma può anche cadere rovinosamente quando si schiera con una rosa assai ridotta, e che un campionato (almeno i nostri) si vince si con le sfide secche (e in quelllo Graziano e soci sono maestri) ma per arrivare a tali sfide si passa per la regolar season. Per com'è arrivata questa salvezza, va festeggiata come un trofeo, anche se (vogliamo essere un po' provocatori) questo Clausura ha in un certo senso rallentato il percorso di crescita che ci sembrava più marcato dopo la festa nella Middle Cup. 
Nicolò Graziano, per sua stessa ammissione a fine gara, si è attribuito delle responsabilità sulla scelta di alcuni giocatori e badate bene: non si parla di qualità, ma di rispetto di impegni presi. Di pelli l'Old City ne ha cambiate tante e forse ancora dovrà farlo, ma intanto si prende sul campo una permanenza in B per proseguire questo percorso di sogni ad occhi aperti per una squadra che ieri ha dimostrato di averne di più e lo ha fatto con un elogio che va dato a due uomini su tutti:
Diego Saveri e Simone Manetti. Saveri perchè è "l'uomo che c'è sempre", Manetti perchè nonostante a volte si lascia andare un po' troppo nel pathos delle partite è anche l'uomo d'ordine tatticamente parlando dei suoi, e se questi Old City hanno avuto una crescita esponenziale, lo devono a lui. 
La New Team esce di scena a testa alta. Dino Mellini già pensa a vincere la prossima Serie C ma occorre fermarsi e fare una concreta riflessione. Gli Orange non hanno mai fatto leva sui "fenomeni" in squadra (anche se Mirko Mellini sicuramente è un bel plus, pur non brillando nella serata di ieri). Questa squadra è sempre stata... squadra. Ed è da qui che deve ripartire. La Serie B di quest'anno per il suo format è infame perchè permette di retrocedere a una squadra che per una manciata di punti non si è salvata e per altrettanti non è riuscita ad andare "oltre". La caduta fa parte dello sport, rialzarsi è la medicina migliore, ed in tal senso ecco che arriva una Summer Cup che senza troppi proclami dovrà servire a dare spazio a chi per questo gruppo c'è sempre stato ma ha avuto meno minutaggio, e anche per continuare a cementare un gruppo che merita solo grandi applausi al netto del risultato sportivo finale. 

LA VIDEOSINTESI DELLA PARTITA