L'urban ci prova, ma a fare festa sono sempre i White Devils!

25/08/2020

CALCIO A 5 - FINALE SUMMER CUP. Nella finalissima èlite spettacolo totale tra White Devils e Urban, con quest'ultimi capaci di chiudere il primo tempo avanti di due reti (4-2) mettendo "paura" ai campionissimi del Terni League. Nella ripresa il ribaltone, con il tap-in decisivo nel finale di Thomas Donati. Decisivo Arienzo: para un tiro libero a Di Patrizi a tempo scaduto. L'ultimo titolo mancante nella bacheca dei ragazzi di Bussetti, è ora "a casa"

Calcio a 5 - Summer Cup - L'epilogo dice ancora una volta White Devils, che vince la Summer Cup èlite, unico torneo del Terni League ancora vacante nella nutritissima bacheca di Bussetti. Ma limitarsi solo al finale, questa volta, rischia di essere limitativo. Perchè la finale andata in scena ieri sera, ha detto tanto: molto di più. Andiamo con ordine.
L'Urban rispetto alla semifinale contro La Dolce Vita, presenta anche una panchina ben nutrita: I ragazzi di Stefano Caromani sapevano già di aver bisogno del roster al completo per sostenere la contesa, ed ecco allora che ad affiancare i cinque "eroi" della semifinale, sopraggiungono Orazi, Cagnoli, Toni e soprattutto Prosperini. I White Devils ci sono, con tutti (o quasi) i loro effettivi della campagna estiva. 
L'inizio della gara, sembra ricordare vagamente altre finali: 30 secondi sul cronometro, e Saltimbaco con una giocata celestiale di tacco imbecca Dodaj che fa centro: 1-0 per i Diavoli, e gara in discesa. O almeno, così sembra. Perchè l'Urban tiene botta, non si scompone dopo il gol subito, e a poco a poco alza il proprio baricentro anche se faticano ad arrivare i palloni giusti per scatenare l'estro di Di Patrizi. Nonostante ciò, la rimonta arriva con due gol "fortuiti" ma voluti. Il primo è di Orazi, che trova una deviazione decisiva di un difensore e fa 1-1. Poi è Passeri, che dalla distanza in un groviglio di gambe, trova un tocco rivale anche in questo caso ribaltando il fronte. A dar manforte ai suoi, ci pensa Donati: appena entrato Bomber Thomas si procura con maestria un penalty che Gabbrielli trasforma. Ma i White Devils sono, per la prima volta, davvero in apnea. Prosperini entra nel match in modo devastante, e dopo essersi divorato un gol con la porta sguarnita non da lui, lancia il monito del nuovo vantaggio Urban: prima, ispirando la rete di Passeri del 3-2, poi siglando personalmente un gran gol per il 4-2 che manda tutti al riposo. Incredibile ma vero, i White Devils sono sotto dopo 25' in Finale. Non avveniva da tempo immemore. 
La ripresa tuttavia, vede cambiare gli scenari. Belfiore con una grande staffilata fa subito 3-4, poi in contropiede sarà ancora Dodaj a metter dentro il pallone della sua doppietta personale, e del 4-4 definitivo. Prima però della rete del numero 7, un episodio dubbio in area di rigore dei White Devils, con Saltimbanco che "atterra" Cagnoli: giudicato regolare dal duo arbitrale questo contatto. 
L'Urban ora vacilla, e c'è un giocatore che ancora doveva entrare nel tabellino del match: é Gabbrielli, che sfodera una conclusione fulminea che s'incastra sotto al set per la rete del vantaggio dei White Devils: un gol d'autore per il giocatore più forte. 
Partita finita? Forse in altri casi sì, ma sottovalutare l'Urban equivale ad un errore, ed è ancora Passeri a dimostrare di essere al passo qualitativo dei rivali, con una saetta da posizione defilata pesca anch'esso l'incrocio, sigla la sua tripletta personale e pareggia i conti: 5-5.  
Partita che ora è un groviglio di emozioni. Passeri viene atterrato in area da Arienzo: anche in questo caso secondo la coppia aritrale non ci sono gli estremi del penalty, e a 5' dalla fine, dopo una traversa di Gabbrielli sugli sviluppi di uno schema da calcio piazzato, Thomas Donati si rivela essere ennesimamente l'uomo provvidenziale con il tap-in che crea il definitivo distacco. 6-5 White Devils, ma ancora tanto tempo per godere di questa finale. 
L'Urban si allunga, perde l'equilibrio tattico nel quale aveva giocato alla grande precedentemente, concede ampii spazi in contropiede che però i White Devils non sfruttano, ed anzi, i diavoli commettono l'ingenuità di arrivare ben presto al quinto fallo, concedendo poi, in pieno recupero, il sesto fischio e il conseguente tiro libero. Va sul pallone Francesco Di Patrizi, che conferma che la serata di ieri non è di quelle da ricordare: la sua conclusione trova una risposta da campione di Samuele Arienzo, ed è qui che il match finisce, con il tripudio dei White Devils, che stavolta, a dispetto delle ultime finali, hanno dovuto sudare qualcosa di più del normale. 
I MERITI DELL'URBAN - Creare una sorta di "all star" alternativa ai White Devils, per fronteggiare i White Devils, non è semplice. Da un pò di tempo a questa parte ci stanno provando molte compagini ad essere degne rivali di questo squadrone, ma nessuna si è avvicinata così a loro. Nessuna, oltre alla squadra allestita da Stefano Caromani, che ha puntato sul "blocco Perticara" targato Orazi-Cagnoli-Passeri-Di Patrizi, affiancati a gente di esperienza come Micciani, Andrea Caromani e Romualdi. Un mix che ha avuto una sua logica, ed un suo successo. Cosa ha tradito l'Urban? Gli episodi, senza ombra di dubbio, e forse una gestione a volte eccessivamente sopra le righe dei nervi nel cuore della partita. Limitarsi a parlare di due episodi dubbi arbitrali, sarebbe appunto limitativo. Il dato di fatto è che quest'Urban ha saputo resistere nel corso della Summer Cup, a tante assenze, a non poter praticamente mai (eccetto ieri) giocare con la rosa al completo - o quasi - a disposizione, e lo ha fatto da grande squadra, con grandi interpreti. La prova di spessore ieri sera di Andrea Caromani ne è da esempio, di un giocatore che si è messo "dietro le quinte" anzichè in copertina, sapendo che in una gara del genere questo serviva (lo stesso dicasi per Romualdi, ad esempio, in semifinale). E come non menzionare poi il "Pallone d'Oro" Michele Passeri, che ha fatto un torneo da chapeau. Manca la coppa più desiderata, ma non manca l'orgoglio di dire di essercisi avvicinati. Ora però per Stefano Caromani riparte un percorso diverso, perchè molti di questi giocatori verranno meno (Micciani e Romualdi torneranno al Tecno People, Passeri giocherà in promozione e sarà off limits, e la lista prosegue) ... ma quello che più conta è che l'Urban riparte dal creare un contesto che possa poi essere deciso e decisivo in ottica futura.
LA NOTTE PIU' DIFFICILE, LA VITTORIA PIU' BELLA - I White Devils in questi anni ci hanno abituato bene. Forse anche troppo bene. I ragazzi di Bussetti hanno vinto finali come fosse bere un bicchier d'acqua, e questo si è fatto sentire nella nevrosi del match. Chi pensava ad una finale facile (e parlando in giro con giocatori di altre squadre, in tanti davano per scontato l'esito) si sbagliavano di grosso, perchè bisogna tenere in considerazione che l'Urban (quello di ieri sera), è l'avversario "peggiore" attualmente per i Diavoli Bianchi. Ieri i White Devils non hanno offerto la loro miglior prova? Vero, ma hanno vinto, e lo hanno saputo fare in una condizione difficile. Essere una grande squadra significa portare a termine i propri obiettivi anche quando le gambe e il pallone non girano nel verso che tu vuoi dargli. E' stata una finale difficile, risolta dagli acuti di grandi giocatori. Thomas Donati ad esempio, non è solo colui che (fatalità) si fa trovare al posto giusto e al momento giusto, ma è anche l'uomo che sgomita, che lotta, che non vuol mollare nemmeno mezza partita: e questo lo fa evincere a tutti i suoi compagni. Belfiore è - come ha detto il mio compare Marzioni in cronaca - il giocatore più sottovalutato di questa rosa (andatevi a rivedere il suo gol) e c'è quando serve. E poi che dire del duo Dodaj e Gabbrielli? Mancherà vederli insieme nei Campi del Terni League, con Emiliano che giocherà in promozione l'anno prossimo, e non potrà essere quindi schierato. Ieri entrambi (forse) non hanno offerto al 100% la loro miglior prestazione, ma prendete in esame Gabbrielli: Quando è servito, c'è stato, e c'è stato con un gol che in pochi riuscirebbero a fare. I White Devils hanno vinto questa battaglia, hanno chiuso un anno particolare nel modo che conoscono meglio: Vincendo. l'Urban però rappresenta il "prequel" della prossima stagione, dove le contendenti si stanno organizzando per dare loro la caccia: con il CLT del Calcio a 5 federale "smembrato", vecchie e nuove conoscenze si stanno affacciando al Terni League con la smania di togliere lo scettro ai campioni. Per Bussetti inizia un'altra sfida impotante: quella di dimostrare a tutti, anche ai "Campioni che furono in passato", che ora, chi comanda, sono loro.