La storia non cambia: Anche la Supercoppa è dei White Devils!

04/09/2019

CALCIO A 5 - SUPERCOPPA. Nell'atto iniziale di questa stagione, una gagliarda Dolce Vita rende la vita maledetta ai "campioni di tutto", portandosi avanti nel primo tempo sul parziale di 1-2 (vantaggio Saltimbanco, reti di Marco Sini e Chiani per i narnesi). Nella ripresa Belfiore illumina, Gabbrielli segna tre gol portando a casa l'ultimo titolo che mancava nella già nutritissima bacheca degli uomini di Bussetti.

Calcio a 5 - Supercoppa di Lega - E' ripartita la Stagione ufficiale del CSI Terni League, ed è iniziata subito con un match che ci ha tenuti col fiato sospeso fino alla fine. L'epilogo, è quello che oramai siamo abituati a scrivere negli annali dei nostri Campionati, con i White Devils che alzano al cielo la loro prima Supercoppa di Lega, ultimo tassello di un'elenco di trionfi oramai consolidati. Ma la finale, al contrario di quella di Coppa di Lega, che li ha visti frapposti ai narnesi de La Dolce Vita, è stata tutta fuorchè scontata. 
CHIANI SI PRESENTA - I White Devils schierano in campo la stessa rosa dei grandi successi della passata stagione. Il neo acquisto Cossu è ancora infortunato e siede in panchina. Novità per La Dolce Vita, che può finalmente schierare l'esperto Cabiati e il nuovo dieci Giulio Chiani (sarà protagonista). 
Pronti-via e i White Devils sbloccano la contesa con una ripartenza fulminea targata Dodaj-Gabbrielli, con quest'ultimo che dona un pallone a Capitan Saltimbanco che deve soltanto essere spinto in rete. Il vantaggio (dopo 100 secondi) dei ragazzi di Bussetti sembra far rivivere vecchi fantasmi ai rivali narnesi, che nei primi 10' sono in balia degli avversari, e vengono salvati più volte da uno straordinario portiere Rubini. Ma la reazione rossoblù si fa sentire, con Cabiati che coglie un'incredibile traversa poco prima del gol del meritato pareggio targato Marco Sini: il Capitano strappa il pallone a un Gabbrielli inusualmente "leggero" nel possesso palla nella propria tre-quarti, e batte Arienzo con una conclusione rabbiosa. Il pari galvanizza La Dolce Vita, che trova la via del raddoppio con Chiani: movimento a eludere la marcatura di un difensore e destro secco che firma il punto dell'1-2. Si va al riposo con il vantaggio a sorpresa de La Dolce Vita.
LA LUCE SI CHIAMA BELFIORE - Nella ripresa La Dolce Vita arretra il proprio baricentro e fa fatica a riproporsi davanti. Anche se la più chiara occasione da gol è sui piedi di Cabiati, che con la porta quasi sguarnita trova soltanto l'esterno della rete. Sarà - forse - lo sliding doors del match, in quanto da quel momento in poi è un monologo White Devils, che dopo alcuni tentativi andati a male, trovano il gol del pari con un'invenzione di Gabbrielli: il due volte pallone d'oro lascia sul posto due avversari e scarica in porta un destro di rabbia sul quale nemmeno Rubini nulla può. La Dolce Vita è stordita, l'ingresso in campo di Belfiore dona ulteriore imprevedibilità ai già imprevedibili diavoli bianchi. Un tacco geniale di Belf lancia Gabbrielli a tu per tu con Rubini: destro a giro sotto l'incrocio e vantaggio White Devils. Il due volte pallone d'oro è ora scatenato, e sempre su assist di Belfiore trova il punto del definitivo 4-2. Nel finale La Dolce Vita ci prova a rientrare in gara, ma sbatte contro un Arienzo che compie due interventi di rilievo. La Supercoppa, è dei White Devils!
LA MALEDIZIONE CONTINUA, MA... - La catena di sconfitte in finale per La Dolce Vita prosegue inesorabilmente, ma questa volta, c'è un "ma" grosso come una casa. In pochi avrebbero scommesso su un match vibrante come quello di ieri sera per una Dolce Vita alle prese con una (sia pur non totale) ricostruzione della rosa dopo gli addii di pilastri storici come Gentili, Commissari e Galletti. E invece, tra i nuovi e la voglia della vecchia guardia, i ragazzi di Carlo Sini hanno giocato alla pari contro i più quotati avversari. Non è forse questa "la finale giusta" per sbloccarsi, anche se resta l'amaro in bocca per una prova gagliarda e convincente, e un successo sfumato solo nella seconda metà del secondo tempo. Ma le aspettative per rivedere i rossoblu in Serie A già dal clausura sono alte. Ma attenzione: servirà una Dolce Vita attenta e organizzata come ieri, perchè sentirsi troppo sicuri in cadetteria è comunque un rischio.
PER BUSSETTI IL DIFFICILE VIENE ORA - Ancora un successo. Numeri straordinari per i White Devils che ai due scudetti, la Coppa di Lega, il titolo di Campione Regionale (oltre al quarto posto su scala nazionale), aggiunge la Supercoppa di Lega, unico trofeo "master" che gli mancava. E' stata una gara che ha evidenziato tante cose per i White Devils. Dallo strapotere tecnico (ogni elemento della rosa è da definirsi un titolare), fino alla consapevolezza che anche in serate difficili, basta un colpo di genio da parte di uno dei tanti "talenti" del team per sovvertire gli ordini. Ma è stata anche una serata che ha posto in rilievo problematiche che potrebbero verificarsi nel proseguo della stagione: la rosa è ampia, abbondante e di qualità, e la gestione dei cambi in questo modo è da ritenersi assai difficile. Difficile togliere un Gabbrielli anche quando sembrava (nel primo tempo) essere in difficoltà. Difficile togliere Dodaj. Difficile però lasciare in panchina a lungo tempo Belfiore (specie quando tornerà al 100% della condizione), senza considerare la cabina di regia difensiva con Saltimbanco (sempre prezioso), Bizzarri e un Cimarra in ottimo spolvero come visto ieri sera. E se a tutto questo si pensa che Andrea Cossu sta scaldando i motori, e che c'è un sempre verde Thomas Donati beh... non aspetta un compito semplice al Mister dei pluri campioni. Che il vero nemico di questa stagione sia proprio la gestione interna della squadra? Già; perchè a sensazione, ripartiamo con i White Devils sulla carta dominatori della prossima Serie A che vede però squadre in ascesa. La gestione dello spogliatoio sarà determinante. Lo scorso anno Bussetti lo ha fatto al meglio, ma c'era "tutto da guadagnare", quest'anno, l'anno delle conferme, riusciranno i White Devils a fare ciò che non è mai successo a nessuno nel Terni League? Ossia dominare la scena per due anni consecutivi?
IL MIGLIORE IN CAMPO - Gabbrielli fa tre gol decisivi nel match, in modo particolare il 2-2 (se lo è preso da solo) ed è innegabile nuovamente la sua impronta nel match. Ma a nostro parere, l'uomo che ha cambiato la sfida nel momento chiave è Lorenzo Belfiore: troppo spesso "poco considerato" dai più, la sua qualità si accende al bisogno: l'assist di tacco a innescare il 3-2 del Pallone d'Oro è genio totale. Se Belfiore ritroverà la condizione giusta, sarà difficile vederlo (troppo) in panchina.