Campionato Clausura
Calcio a 7 - Maschile

I Red Devils sul trono del Calcio a 7: tutti i verdetti finali!

13/06/2022

La squadra di Salvatori batte per 4-2 il Campetto che non riesce nell'impresa del double ma esce tra gli applausi venendo sconfitto dai colpi di Fabri, Monaldi e Nunzi eroi per i Red Devils di uno scudetto straordinario. Sale in Serie A la Pro-Secco che vince solo "di rigore" contro il Geps'on Fire. La Mitropa va con lo stesso verdetto finale (i penalty) al Team-Eno mentre l'ultima ancora di salvezza se l'è presa i Black Waves battendo lo Scopenaghen costretto alla retrocessione in B.

Calcio a 7 - Ci siamo presi una settimana prima di fare questo articolo mea culpa ma abbiamo voluto far parlare le immagini e "rilassarci" (per modo di dire, data la ristrettezza dei tempi) prima di tuffarci poi nelle emozioni di una Summer Cup che comincia questa sera e culminerà tra poco più di un mese con le finali del 18/19 Luglio. E allora con questo articolo andiamo a fare un recap di tutto ciò che è successo nelle Finali dei Campionati di Clausura del Calcio a 7, partendo dal piatto più grosso.

LO SCUDETTO AI RED DEVILS - Davanti a una splendida cornice di pubblico il CSI Village ci ha regalato una delle più belle finali di sempre per intensità e spettacolo. A prevalere sono i Red Devils che grazie soprattutto ad un primo tempo senza macchia, dominano la scena. La squadra di Salvatori disputa una prima frazione di gioco assai perfetta, assorbendo l'iniziale attacco del Campetto in cui si registra un palo di Rossi per poi dominare l'avversario con la doppietta di uno scatenato Fabri e la rete di Monaldi con un comodo tap-in sotto porta. Il Campetto, privo del suo giocatore simbolo Bassitto, appare stordito ma si riprende con un secondo tempo di gran cuore, nel quale si mette in luce il "tifo". Cori e incita assordanti della squadra di Mister Celi che sortiscono l'effetto sperato. Prima segna Cordiali, poi è la volta di Jacopo Rizzo. Sul 3-2 il Campetto ci crede, i Red Devils tremano e rischiano di subire il pari su un gran tiro di Rossi finito fuori di un niente. Nel finale chiudono la partita con la rete di Elia Niunzi, cannoniere nel clausura per i Red Devils che salgono così sul trono del Calcio a 7.
QUALITÀ E GIOVINEZZA AL POTERE - Se dobbiamo esaminare le pure qualità messe in campo, non solo in finale, ma proprio nelle rose messe in campo tra tutte le squadre della Serie A, su questa vittoria ci sono pochi dubbi. Tra lo strapotere fisico/atletico e le qualità tecniche, i Red Devils al completo hanno quel qualcosa in più di difficile dissertazione. Ma il percorso di questa squadra - specie nel Clausura - ha vissuto non poche turbolenze, soprattutto agli inizi, e lì va dato atto e merito al lavoro svolto da Giovanni Maria Salvatori, vero artefice del trionfo nel riuscire a tenere botta nei momenti più cupi tenendo viva la fiamma dei Playoff - fatalità - proprio fianco a fianco col Campetto. Il futuro sarà diverso, un gruppo giovane come questo vivrà magari di altri obiettivo nei singoli interpreti, ma siamo certi che Salvatori non mollerà questa sua creatura e saprà plasmarla al meglio, ma prima, c'è da vincere anche una Summer Cup che per certi versi sarà ancor più sfidante di quest'ultimo trionfo e dove ritroverà come rivale assoluto il Campetto, già nella seconda giornata di torneo. Perciò, ne vedremo delle belle.

NON CHIAMATELI VECCHIETTI - Qualcuno ha provato, nel corso delle settimane, a definirli così i giocatori della Pro-Secco. E, intendiamoci, se guardiamo l'anagrafica al ribasso di quest'ultima giornata, sicuramente non manca l'esperienza nel gruppo predisposto da Alessio Cerza in questa cavalcata difficile, ma trionfale, in Serie B. La Pro-Secco però, soprattutto nei Playoff, ha costruito le sue fortune anche e soprattutto facendo forza e perno su questo aspetto, puntando sull'orgoglio massimo di gente come Tottorotò e Antonini (per citarne due) che a perdere, a tutte le età, non ci stanno mai. Il Geps'on Fire è stato il "rivale perfetto" in tal senso, in una finale spigolosa, tosta e tirata, che ha visto il 2-2 come risultato finale dopo il vantaggio di Cubaj ribaltato dalla doppietta di Tottorotò prima di pervenire ai penalty grazie all'acuto di Grasselli. Ai rigori decisivo Carloppi, decisivi gli errori (due) dei ragazzi di Mister Giuliani contro la precisione e la freddezza assoluta della Pro, che conquista la Serie A. Anche qui parliamo di un verdetto che, se andiamo ad analizzare il valore della rosa, è senza macchia, ed anzi abbiamo più spesso sottolineato come secondo noi la Pro-Secco nel novero delle squadre di Serie B non era inferiore a nessuno. Il Geps'on Fire è una bella e - solo fin qui - incompiuta. Una squadra che è cresciuta tantissimo in questo suo percorso, soprattutto durante il Clausura, soprattutto dopo l'arrivo di Mister Giuliani che ha ri-organizzato un parco giocatori di qualità ma privo di guida nel torneo di Apertura. E' mancato l'acuto finale ma ci sta: fa parte del percorso. Questo gruppo ha bisogno di tempo per crescere e ha tutte le carte in regola il prossimo anno per rilanciarsi sognando quella Serie A sfumata per un tiro di rigore.

UN PASSO ALLA VOLTA PER UN TEAM-ENO GIÀ AL SECONDO TITOLO - Un'armata "brancaleone" quando si iscrisse, una solida realtà a distanza di un anno e mezzo. Il Team-Eno di passi in avanti ne ha fatti tanti e dopo aver vinto l'Intertoto nel campionato della ripartenza (che però, diciamolo francamente, fu una sfida tra "ultime della classe" ai tempi) si gode un trionfo vero e soprattutto una vittoria che non va declassata. Perchè la Mitropa Cup del Clausura è stata un'autentica battaglia non solo in finale, ma in tutto il percorso. Il Team-Eno sognava altro, sicuramente i Playoff, ma crediamo che per diventare grandi bisogna passare per qualche piccolo step alla volta. E allora benvenuta Mitropa Cup, che arriva sotto il sole cocente di Domenica 5 Giugno delle ore 17, e arriva contro un HellFish che nonostante mille difficoltà parte bene, parte forte e sembra anche chiudere la contesa con un primo tempo quasi perfetto chiuso sul 4-1. Poi succede che questo Team-Eno come dice il suo vice presidente Alessandro Arca (tra l'altro autore di un gol) "non muore mai", e ci crede. Fa 4-2, poi 4-3 e infine, all'ultimo respiro con Ciani, sigla il 4-4. Ai rigori non c'è il talismano tra i pali Bartolucci, ma c'è Feliciotti che onora alla grande la causa parando il tiro decisivo ai rivali e da il via alla festa per una squadra che merita tanto rispetto e considerazione.

L'ULTIMO POSTO IN A VA AI BLACK WAVES - In mezzo a tutte queste finali dove la contesa era per un trofeo, anche uno spareggio-ultima spiaggia. In Serie A l'ultimo Playout tra le due "deluse" del turno precedente ovvero Scopenaghen e Black Waves, va a quest'ultimi che vincono 4-1 contro i rosso-verdi che danno la sensazione di mollare prima ancora di iniziare la contesa. Non certo per demeriti dei presenti, ma magari di un gruppo che non ha saputo fare collante veramente in questo anno e mezzo di Terni League. Alla fine a prevalere sono i Waves che a nostro parere hanno una rosa di qualità e che se avessero avuto maggiore costanza nel percorso forse, e dico forse, potevano salvarsi con un po' più di serenità. Che questa vittoria (unita ad un po' di stacco estivo) dia la giusta linfa vitale per ripartire ai Black Waves? 
In tutto questo contesto c'è da capire lo Scopenaghen cosa vorrà fare nel futuro e soprattutto se vorrà ripartire. Serve sicuramente una "guida diversa", un'idea differente di gestione del gruppo, perchè attenzione: i risultati sportivi non sempre possono essere positivi e in un campionato assai livellato come il nostro ci sta ogni tanto di essere in cima così come di cadere e non dev'esserci problema. Il problema nasce dall'incostanza e dalla difficoltà organizzativa. E anche qui: lo Scopenaghen si ferma e magari tutto questo servirà a rigenerarsi più avanti.