Il Real Cafè Noir è nell'Olimpo del Terni League: Conquistata la Coppa di Lega!

20/03/2017

Primo tempo di sofferenza tutto a favore de La Dolce Vita. Nella ripresa cambia tutto, Eroli si trasforma nell'eroe che serviva per la squadra di Magliano Sabina, e ribalta il match: 3-4 spettacolare, è il Real Cafè Noir a trionfare in Coppa di Lega e a conquistare così il pass per le Finali Regionali del CSI Umbria in una notte da sogno.

Calcio a 5 - Coppa di Lega CSI - La Finale
La festa raggiante è del Real Cafè Noir, a La Dolce Vita resta l'amaro in bocca per un'altra finale persa di misura (dopo quella per la promozione in Serie A dello scorso 12 Febbraio contro il Real Brodolini). Il calcio è bello quanto amaro, e nelle finali queste emozioni si miscelano in modo incredibile. E' successo di tutto nella notte del Pala Birra Bro, e tutto è stato meravigliosamente all'insegna del bel futsal e delle emozioni più sane che questo sport può regalarci nell'amatorialità. Dentro un palazzetto gremito di tifosi e appassionati, è la squadra di Magliano Sabina a fare festa grossa. Ma non è stata una serata per cuori deboli.
PRIMO TEMPO SHOCK, LA DOLCE VITA DOMA IL REAL - Real Cafè Noir al gran completo (o quasi), mentre La Dolce Vita è costretta a rinunciare anche a Turcarelli, che appena 24 ore prima con quattro reti aveva annichilito i White Devils. La squadra narnese si ritrova così a ranghi ridotti e privi di giocatori fondamentali, ma con un Marchettini in più. Il forte pivot de La Dolce Vita, nei primi minuti va a segno due volte con due conclusioni beffarde per il portiere Verducci. L'avvio di gara è tutto di targa narnese, con gli uomini di Carlo Sini che giocano bene e sembrano molto più sciolti rispetto al Real: compassato e forse "intimorito" dall'effetto finale. Francia domina la scena nella fase difensiva, e nelle ripartenze il lavoro oscuro dei fratelli Sini e Luca Proietti è determinante. L'ingresso in campo di Cristian Proietti ha un impatto importante sulla sfida, poichè dona al Real Cafè Noir maggior equilibrio e sicurezza, ma a spaccare la partita nel primo tempo ci pensa Racioppa, che scalda i motori con una bella giocata sotto la tribuna ma si fa neutralizzare da Rubini una conclusione ravvicinata. Un episodio chiave della gara, è il calcio di rigore concesso per il Real Cafè Noir per un fallo di mano da parte di Francia, che si era immolato per salvare un gol certo degli avversari. Dal dischetto, Eroli conferma il suo primo tempo decisamente sotto-tono calciando centralmente, ma sulla ribattuta di Rubini, Racioppa non si fa pregare e sigla la rete che accorcia le distanze. 
Il Real Cafè Noir preme sull'acceleratore, rischia di pareggiare, ma una manciata di minuti dopo Luca Proietti si procura, e trasforma, un beffardo calcio di punizione che entra in porta complice l'apertura erronea della barriera. Si va al riposo con un rassicurante doppio vantaggio per La Dolce Vita, e con un Real Cafè Noir in bambola.
EROLI L'INCANTATORE DI MAGLIANO SABINA - Girandola di cambi per il Real Cafè Noir (tra cui anche il portiere, con la staffetta Verducci-De Santis), che tuttavia nei primi 5 minuti sembra accusare ancora le scorie della prima frazione di gioco. La squadra laziale non riesce ad entrare nell'area avversaria, e prova ad affidarsi alle conclusioni dalla distanza senza troppo successo, fin quando ci prova Capitan Rocconi, che complice una sfortunata deviazione di Laudi trova il gol della speranza: è 3-2, e questo è il classico sliding doors del match. Già, perchè La Dolce Vita accusa la stanchezza e la scarsa forma fisica di alcuni dei suoi uomini chiave, mentre gli avversari coltivano il sogno rimonta. Cristian Proietti recupera palla su Marchettini e colpisce un palo che strozza l'urlo del gol ai tifosi, ma solo per poco: Andrea Eroli rientra in campo, ed è tutt'altro giocatore rispetto a quello "abulico" del primo tempo, e come riceve palla sugli sviluppi di un fallo laterale, controlla con la suola e scarica un sinistro sul quale Rubini nulla può: è 3-3! operazione pareggio ottenuta, ma manca ancora una vita. L'inerzia della gara è tutta per il Real Cafè Noir, che psicologicamente ha ribaltato la gara, e poco dopo lo farà anche nel risultato. Rocconi nonostante subisca un fallo da Luca Proietti, riesce a scodellare un pallone sul quale Andrea Eroli si avventa calciando con una volè strepitosa e battendo di nuovo Rubini! A 9 dal termine, il Real Cafè Noir è clamorosamente avanti per 4-3 
LA RESISTENZA, IL FORCING DISPERATO, LA FESTA E LA DELUSIONE - Gli ultimi nove minuti di gioco sono intensi. Il Real Cafè Noir ha il pallino della gara sotto mano, ma non riesce a dare il colpo del KO: Cristian Proietti a tu per tu con il portiere prova il pallonetto, ma Rubini non ci sta. La migliore occasione per il pari narnese è sui piedi di Francia, che sfodera un bolide che scheggia la traversa: ma sarà il canto del cigno. Il Real Cafè Noir è al quinto fallo, va sul tiro libero con Stentella, ma Rubini (che poco prima si infortuna) stoicamente para. La Dolce Vita non ha più risorse, ci prova con disperazione ma anche Marchettini appare dolorante, e nel finale c'è solo tanta generosità e poco costrutto. Il Real Cafè Noir confeziona un'altro tiro libero, e poco importa che Rocconi se lo faccia parare, perchè subito dopo la coppia arbitrale emana il triplice fischio che regala LA GLORIA ETERNA al Real Cafè Noir, che conquista la sua prima Coppa di Lega CSI, la seconda del nostro comitato. Impazzisce la festa dei giocatori con i tanti supporters giunti da Magliano Sabina per coronare un'impresa straordinaria. La Dolce Vita ha negli occhi lucidi del suo Presidente e "uomo tutto fare" Carlo, l'immagine della resa ma anche quella della consapevolezza di aver svolto un grande percorso, e di aver giocato una finale di grande dignità nonostante le defezioni che avrebbero messo in croce chiunque.
SU LA TESTA DOLCE VITA - Animo ragazzi narnesi! Animo! Molte altre squadre, sapendo di non poter contare su almeno 3 elementi di spicco della rosa per una gara così importante, si sarebbero fatte trovare impreparate fin da subito in una finale contro un avversario così ostico. Non gli orgogliosissimi ragazzi de La Dolce Vita, non loro. La squadra di Carlo Sini ha disputato un primo tempo che ha messo i brividi al Real. Un primo tempo fatto di attenzione, cinismo e sagacia tattica. Erano riusciti ad azzeccare tutte le mosse: dall'imbrigliare Eroli, al trovare i varchi giusti per far male ad un'altra difesa di ferro. Nel secondo tempo, un crollo che ci può stare, specie quando la coperta è corta. Ma è stata una gara, quella disputata ieri, di tutt'altro "modus operandi" rispetto all'altra finale persa di stagione (guarda tu, contro un'altro "Real"... Brodolini). In quella finale i narnesi giocarono male, in modo innaturale rispetto alle proprie possibilità. Nella finalissima di ieri, La Dolce Vita ha fatto vedere il suo volto migliore. Nel secondo tempo sono venuti fuori tutti i limiti di un momento fisico e di presenze difficile, e la squadra ne ha risentito. Ma nulla e nessuno può togliere i meriti di un percorso eccezionale in Coppa (e in generale nel Terni League), partendo soprattutto dalla figura di Carlo Sini, uomo di sport, uomo di valori, e persona perbene, di "raccordo" in un mondo delicato e talvolta controverso come quello dello sport amatoriale. La Dolce Vita chiude questa coppa a testa alta, sapendo che c'è un Campionato (e una Serie A) da poter conquistare ad ogni costo. 
UNA FESTA SENSAZIONALE PER IL REAL - Palazzetto gremito da tanti tifosi, e devo sottolinearlo: di una grande e squisita correttezza, che hanno animato la notte del Pala Birra Bro. Il Real Cafè Noir ha fatto il resto: regalando loro una bella serata festosa e una gioia da non dimenticare. La squadra di Magliano Sabina vincendo questo titolo entra nel "gotha" del Terni League: dopo la promozione (diretta) al primo colpo dalla C alla B, la squadra di Leonardo Massarelli mette a segno un'altro colpo, quello più grande: la vittoria della Coppa che (ricordiamolo) ha abbracciato tutte le 42 iscritte ai nostri Campionati, e pertanto vale ancora di più. Così come vale (tanto) l'approdo alle finali regionali, dove la squadra di Magliano Sabina rappresenterà (paradossale) Terni. Ma noi ne andiamo orgogliosi di questo. Perchè il Real Cafè Noir ha "scelto" il CSI di Terni e quindi il Terni League e noi siamo lieti di essere stati "scelti" da loro. Sarà un bel connubbio che ci condurrà tutti insieme alla conquista delle finali regionali insieme ad A.C. Denti (vincitrice della classifica Fair Play). Soffermarci sui singoli oggi è difficile, perchè ciò che traspare di questo gruppo, è il senso di appartenenza. E questo è il grande merito di Leonardo Massarelli, capace a volte anche di farsi "da parte" per alimentare nel cuore dei suoi giocatori questo spirito di squadra. Il Real Cafè Noir ha vinto l'intera coppa perchè è una squadra che ha sposato un progetto al 100%, perchè vive di questo senso di abnegazione, e lo ha dimostrato nel "mai sottovalutare" la competizione e i suoi avversari. Forse il Real Cafè Noir (ad oggi) non è la squadra più forte delle 42 iscritte, ma è probabilmente "la più squadra". E in una competizione amatoriale, questo concetto è estremamente fondamentale. La festa è appena iniziata, ed è una festa a tinte... "Noir"

MIGLIORE IN CAMPO
Andrea Eroli (Real Cafè Noir) - 
Ragazzo umile, ragazzo perbene, ragazzo sensibile. Ecco, forse questa sua sensibilità gli tira un brutto scherzo in un primo tempo dove non riesce a prendere una palla. In avanti, viene ammanettato dal veterano Francia, e quando ha l'occasione per sbloccarsi, su rigore, lo calcia centralmente (dovrà ringraziare Racioppa per la correzione in porta). Però poi, capita che nel secondo tempo, quando torna in campo, con due autentiche magie cambia tutta la serata: la sua, e del Real Cafè Noir. Il primo gol, ti dimostra che un difensore non deve MAI lasciare mezzo secondo ad Andrea Eroli. Il secondo gol, ti certifica che anche in condizioni di estrema difficoltà, lui può sempre farti gol. Ma la palma del migliore in campo non è soltanto per le due (pur fondamentali) reti, ma è un insieme. Andrea lotta su ogni pallone, risultando decisivo anche nella fase difensiva. La sua prestazione è il riassunto dell'intera gara della sua squadra, e di come passare dall'inferno al più bel paradiso.

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