BLACK HATS SEI STORIA! Scudetto a cinque stelle!

14/02/2017

I Cappelli Neri completano la scalata trionfale e nel giro di un anno e mezzo si prendono tutto: Dalla Serie C, fino alla Serie A. Devastanti nella Finale contro l'Ares, annichiliti con un secco 5-0. La doppietta di Piovanello spiana la strada, poi ci pensano il Presidente Lucarini, Marconi e Garofoli a completare il pokerissimo. Cancellata la "maledizione" da primo posto in regolar season. Il titolo è il coronamento di una squadra pazzesca

Calcio a 5 - Finale Scudetto - La partita più attesa del Terni League va in scena nella cornice più suggestiva per il futsal cittadino, al Pala Di Vittorio. Il palazzetto comunale diventa così teatro di una gara dal tasso tecnico-qualitativo più elevato possibile per i nostri campionati amatoriali, ma questa sfida, va detto, di amatoriale ha avuto veramente ben poco. L'Ares, campione in carica del Terni League, reduce da una sfilza di risultati utili consecutivi, ultima la vittoria per 5-1 contro A.C. Denti, vuol confermare il proprio titolo e la nomea di squadra "invincibile" nelle finali. I Black Hats, vogliono cancellare l'onta del KO subito proprio contro i giallo-neri nella finale di Coppa di Lega, ma soprattutto coronare il sogno di vincere tutti i Campionati del Terni League, dalla Serie C alla Serie A. Queste le premesse, mentre i protagonisti ci parlano di due rose sostanzialmente al completo. 
La gara è nei primi 15 minuti estremamente tattica, non ci sono la sfilata di palle gol che abbiamo assistito nei due match precedenti, ma tanto, sfrenato, tatticismo. Tra i tanti interpreti che "masticano" di futsal, ad un certo punto, entra in scena Alessandro Piovanello "il Re (leone) del Calcio a 8". Piovanello ha iniziato ad accarezzare il pallone da futsal solo da pochi mesi, e neanche con chissà quale continuità, ma quando hai talento, puoi giocare qualsiasi sport, perchè alla fine tutto si riconduce al mezzo: il pallone. Ed ecco allora che il forte attaccante riceve palla su un tiro-cross centrale di Marconi, se la sposta sul suo congeniale sinistro, e nonostante la pronta uscita di Verde, arriva il beffardo tocco morbido che sblocca la finale Scudetto. Il gol di Piovanello funge da incantesimo magico per la squadra in maglia bianca, mortifero per quella giallo-nera, che da quel momento in poi perde la bussola. Poco dopo infatti, sempre Piovanello, si beve Everton Silva e calcia un tiro che buca le mani del portiere: si va al riposo sul 2-0 per i Black Hats, ma la gara è ancora lunga. L'Ares deve reagire, nel reparto difensivo Costantini ed Eresia si danno un gran da fare, ma mancano le idee e gli sbocchi offensivi, con i vari Pierucci, Pontani e Scatena imbrigliati nella rete difensiva tessuta ad arte dall'ex di turno, Leonardo Ridolfi (che un anno fa, fatalità, alzava i trofei con l'Ares) coadiuvato da Industria (mastino partenopeo). Poi, viene la volta di un momento da "flash back" quando Ottavio Rossi rilancia il pallone con le mani, la difesa avversaria si addormenta, e arriva un cappello nero a svettare di testa anticipando tutti: Stavolta non è Caromani (Come avvenuto nell'ultimo precedente - 2 a 2 - tra le due squadre), bensì Leonardo Lucarini, che tocca il pallone quel tanto che serve a donare il 3-0 ai suoi. La gara va in discesa per i Black Hats, Simone Verde è nella sua giornata no e lo si capisce quando Marconi fa poker, su un tiro debole e centrale, che trova però impreparato il forte portiere avversario. Non c'è più storia, nonostante l'Ares ci provi a rendere almeno un colpo agli avversari, ma dove non arriva la difesa, c'è Ottavio Rossi a far da scudo. E allora, in contropiede, nel finale, ci pensa Riccardo Garofoli a fare pokerissimo, siglando un gol di gran valore che lui che fino a pochi giorni prima era stato in ospedale per un problema di salute. Il triplice fischio serve solo a incoronare i cappelli neri, finalmente in trionfo: SONO I BLACK HATS, I CAMPIONI DEL TERNI LEAGUE. 

Migliore in campo: Leonardo Ridolfi (Black Hats) - Difficile scegliere un nome. Facile però indicare, tra questi, Leonardo Ridolfi. Sempre utile e prezioso in fase difensivo, lo è ancor di più quando si tratta di dettare il gioco e i movimenti ai compagni. Si conferma "uomo da scudetto" dopo quello vinto proprio contro l'Ares, e lo fa con una prova da oscar. 

VIDEO SINTESI

ARES A TESTA ALTA - Non sarà di certo una finale, pur persa "male", a cancellare quanto di buono fatto in questo rinnovato corso giallo-nero per la squadra di Sciamannini. L'Ares era partita a inizio campionato non più come solida certezza: persi i vari Persichetti, Martini e lo stesso Ridolfi (tra i vari). Si è ricostruita, ripartendo da Pierucci come leader tecnico e qualitativo, e ri-affermando la leadership di Scatena. A questi vanno aggiunti i vari puntelli in rosa, su tutti Costantini ed Eresia, e la squadra a poco a poco ha ripreso a marciare e a macinare risultati. L'Ares di oggi non è una macchina schiacciasassi, è una squadra che conosce delle debolezze e i Black Hats sono stati bravi a metterle a nudo. Ma non possiamo non menzionare Simone Verde. Buttare la croce sul portierone dell'Ares è ingeneroso. Verde è stato l'eroe dello scorso Scudetto, l'eroe della Supercoppa, e l'eroe di tante e svariate partite. La prestazione di Verde, diciamolo senza tanti fronzoli, fa eco a quella di tutta la squadra, sotto-tono rispetto ai rivali, probabilmente con meno fame, quella stessa fame che l'Ares incosciamente donò ai Black Hats dopo la finale di Coppa di Lega. 
Ma bisogna vedere (decisamente) il bicchiere mezzo pieno nel Campionato di Apertura dell'Ares, autore di una rimonta importante su A.C. Denti e Perticara Club, e capace di sovvertire molti pronostici che dopo la Supercoppa, li vedevano lontani dai giochi di "potere". Non sempre si può vincere, e forse, questa sconfitta, sarà utile per ricaricare le pile della fame di vittoria.

EPOPEA BLACK HATS - Una società vincente a 360°. Nel Calcio amatoriale che popola il Terni League, non si può non dire il termine "società" quando si parla di Black Hats. Già, perchè Leonardo Lucarini coadiuvato da Matteo Petriachi, Luca Laurenti e da quest'anno anche da Aldo D'Alessandro, ha di fatto creato un'intelaiatura quasi da società "vera", e lo ha fatto partendo da un nucleo storico rodato, aggiungendo qua e là punte di qualità eccelse. Ma la vittoria di questo scudetto parte da più dietro. Parte da quella voglia verace di vincere ad ogni costo, di vincere è l'unica cosa che conta, Ma a discapito dei risultati, non tutto è sempre stato così semplice per i cappelli neri in questo anno e mezzo. Ci sono stati dei momenti di appannamento che potevano creare un tilt. Già, perchè fin da subito i Black Hats, vuoi per l'atteggiamento di chi li rappresenta, vuoi per ciò che manifestano in campo, ha attirato a se i nemici, e quindi la voglia di batterli ha assalito molteplici squadre nel Terni League. Ma i Black Hats del Calcio a 5 sono una macchina da guerra forse ancor più grande del Calcio a 8. In un anno e mezzo e quindi tre campionati, tutti primati: Dalla Serie C, fino alla conquista della Serie A e dello Scudetto. Unico neo? Se vogliamo, la finale in Coppa di Lega persa contro l'Ares (fatalità), ma quella gara servì come nettare vitale ai Cappelli Neri per ricordarsi che l'invincibilità non esiste, e che ci sarà sempre un avversario pronto ad azzannare la preda. E da quella sconfitta Lucarini e compagni hanno coltivato il sogno di superare quell'Ares che 12 mesi fa i ragazzi vedevano come un modello perfetto. Ebbene, a distanza di poco meno di un anno, i Black Hats ce l'hanno fatta, spodestando proprio questa squadra. I tasselli aggiuntivi messi a punto nel mercato estivo, hanno dato quella dimensione di forza maggiore ancor più rimarcata: Piovanello che inizia a giocare a Futsal, è stato una scommessa: "Nel calcio a 5 sarà molto più limitato" - dicevano - e lui ha risposto con due gol in finale e tanti gol in tutte le gare delicate nelle quali è stato impegnato. Paolo Marconi è l'uomo-ovunque, quel giocatore che c'è sempre in entrambe le fasi, e Leonardo Ridolfi è il "capolavoro", il genio del futsal del Terni League. Pensate: ad oggi, non c'è nessun giocatore nei nostri Campionati ad aver vinto due Scudetti di Calcio a 5. Ridolfi, è il primo: anche questo è un record. Ma occhio a non sottovalutare il telaio difensivo, che poi è la vera forza di questa squadra. Ottavio Rossi si è confermato come uno dei portieri più forti delle 42 squadre (forse il più forte attualmente?), e se il già citato Ridolfi è una garanzia totale, lo stesso non si poteva dire per Industria: "Rude e acerbo" per il futsal? Provate a vederlo in campo, sembra che ci giochi da una vita. 
Ora per i Black Hats però viene il bello. Perchè non solo nel Calcio a 8 guarderanno tutti dall'alto, ma anche nel Calcio a 5. E se da un grande potere derivano grandi responsabilità... per la squadra del Calcio a 5 il tempo di riposo sarà minimo, poi ci saranno nove finali mozzafiato per una Serie A in versione ridotta, che assegnerà un nuovo Scudetto. E visto che i Black Hats amano i record, vale la pena di ricordare loro che nessuna squadra fin qui ha vinto due scudetti nel Terni League... figurarsi due scudetti in un unica stagione. Materiale per l'attenta dirigenza. Da parte nostra, i migliori complimenit!